Cambia tutto per quanto riguarda i buoni pasto con a settembre le commissioni al 5%, ma cosa accade? Scopriamolo insieme.
Novità interessante dal punto di vista dell’economia in Italia, ma cosa cambia di fatto sia per i lavoratori che per i negozianti? Lo capiamo insieme nelle prossime righe.
Il 1° settembre entrerà in vigore il nuovo limite del 5% alle commissioni applicate proprio sui buoni pasto, tutto è stato previsto già sul Decreto Concorrenza che è stato convertito in Legge n.193 del 2024. Una differenza che non tutti hanno capito e che ci impegniamo a spiegarvi più da vicino.
Così si è conclusa quella che è stata la fase transitora del 1° gennaio e ha consentito a tutti gli esercenti di andarsi ad adeguare a quella che è la nuova normativa. Il tetto era già in vigore però dal mese di gennaio per tutti quelli che eramo entrati nel sistema. Un cambiamento netto che potrebbe trasformare ulteriormente il mondo del lavoro.
Buoni pasto, cosa cambia?
Come detto col 1° settembre cambieranno le cose per i buoni pasto, ma in che senso? Diventa importante e interessante andare ad approfondire il tutto cercando di capire alcuni aspetti che meritano di essere approfonditi.
Di fatto il provvedimento non andrà a cambiare chissà cosa per i lavoratori dipendenti che di fatto andranno a continuare a utilizzare i buoni pasto con le modalità che tutti si aspettano. Le aziende che scelgono questa forma di benefit, come alternativa pratica alla mensa aziendale, rimarranno con le stesse agevolazioni fiscali che erano previste anche in precedenza.
Di fatto questa novità aprirà anche a una forbice più ampia di esercenti che accetteranno la possibilità con un nuovo movimento che andrà, com’è nei piani, a rafforzare quella che è tutta la filiera. Si tratta sicuramente di qualcosa di importante che merita ulteriori spunti di analisi in futuro.
