La polvere torna ad accumularsi in casa subito dopo aver fatto pulizia, è un problema molto comune: la colpa è di un gesto comunissimo e controproducente.
Fare le pulizie è una delle attività casalinghe più stancanti. Sebbene molti amino dedicarsi all’igiene della propria casa, trovare le energie e il momento giusto può essere complesso quando gli impegni si incastrano. Ad aggiungere difficoltà ci sono anche i risultati poco soddisfacenti e duraturi.

Si trascorrono ore nel tentativo di liberare tutte le superfici dalla polvere. Un nemico duro da sconfiggere, le cui origini possono essere diverse. In gran parte formata da fibre di tessuti naturali o sintetici, residui di cibo, peli o capelli, può anche provenire dall’esterno e raggiungere l’abitazione attraverso finestre e fessure.
In quel caso si tratta perlopiù di terra e sporco, ma anche di spore di muffa e pollini. Non si parla dunque, di una questione puramente estetica ma anche di una reale minaccia per la salute di chi vi entra a contatto. Eppure, per quanto ci si sforzi di eliminarla ricorrendo ai più moderni ritrovati disponibili in commercio, la polvere torna in un batter d’occhio.
L’azione di spolverare può risultare inefficace per via di un semplice gesto errato. Se non si cambia questa abitudine, nessun rimedio suggerito sui social potrà venire in soccorso.
Questo modo di spolverare rovina il risultato: l’abitudine sbagliata
É la routine di pulizia in apparenza più facile, una delle prime che si imparano, ma può diventare anche la più ostica da portare a termine nel migliore dei modi. La fastidiosa patina grigiastra compare su pavimenti, mobili e piccoli oggetti e l’impegno profuso nel rimuoverla non fa differenza.

Con un puntuale effetto boomerang torna dopo pochi minuti a depositarsi negli stessi luoghi dai quali era stata scacciata. Neppure i più costosi prodotti antipolvere specifici riescono a compiere il loro lavoro. Il motivo? Ogni volta che questa pratica si ripete si commette un errore banale e controproducente.
Uno strumento comunemente utilizzato, il classico spolverino, è il responsabile principale. Grazie a movimenti leggeri e precisi, consente di eliminare la polvere con una passata anche nei punti più difficili da raggiungere. La polvere tuttavia, non scompare davvero come potrebbe sembrare.
Composto generalmente da piume o fibre naturali o sintetiche, il piumino a contatto con la polvere genera uno spostamento delle particelle. Queste a loro volta, complici le correnti d’aria che circolano in casa, volano e rimbalzano, ricadendo in altre zone. Il risultato è la presenza costante della polvere, che non va davvero via.
Una soluzione definitiva secondo gli esperti esiste. Quando non è possibile affidarsi all’uso dell’aspirapolvere, molto più efficace nel catturare le particelle dall’ambiente, è preferibile dire addio agli spolverini e sostituirli con un panno in microfibra.
Dopo averlo leggermente inumidito, anche senza l’aggiunta di spray antipolvere, potrà essere passato su qualunque superficie. Non provocherà danni e tratterrà nelle sue fibre la polvere, eliminando il rischio di proliferazione di germi e allergeni del piumino.