È partita una vera rivoluzione nella modalità con cui effettuare la manicure, chi è abituato a farlo dovrà esserne a conoscenza e cambiare le sue abitudini.
Curare la propria immagine è importante per molte persone, non solo perché consente di stare meglio con se stessi, ma anche perché rappresenta un biglietto da visita di noi stessi nei confronti degli altri. Tutto questo può passare da un’attenzione precisa a capelli e abbigliamento, a cui si aggiunge per alcune anche la necessità di eseguire periodicamente la manicure, ben sapendo che le mani finiscono per essere una delle prime parti che tendiamo a guardare di chi abbiamo bisogno.

Questa semplice operazione riguarda certamente risolvere eventuali difetti che possono avere le nostre unghie, per poi proseguire con l’applicazione dello smalto che si preferisce, sia a livello di colore sia con l’inserimento di eventuali decorazioni che un professionista sa fare. La situazione è però destinata a cambiare in maniera drastica a causa di una novità importante che riguarderà tutti a causa di una normativa entrata da poco in vigore.
Cambiamento drastico per la manicure: niente sarà più come prima
Il 1° settembre 2025 è una data che deve essere ricordata per un cambiamento rilevante che coinvolge un’azione semplice come la manicure, una vera passione per alcune donne che non riescono a farne a meno e che ritengono imprescindibile l’appuntamento almeno una volta al mese presso il centro estetico di fiducia. In casi simili si opta in genere per lo smalto semipermanente, in grado di durare alneno qualche settimana, con la garanzia quindi di non ritrovarselo sbeccato come poteva accadere con quello tradizionale, magari corredandolo anche con qualche disegno gradito.

Questa semplice operazione potrebbe però non avvenire come abbiamo fatto finora, in seguito a una normativa voluta dall’Unione Europea e introdotta proprio questo mese, che stabilisce il divieto di utilizzare i prodotti che contengono due sostanze nocive: il Trimethylbenzoyl Diphenylphosphine Oxide (TPO) e il Dimethyltolylamine (DMTA). Le strutture che operano nel settore dovranno quindi verificare gli ingredienti presenti nei prodotti che utilizzano, se dovessero avere scorte non ancora sfruttate dovranno però obbligatoriamente buttarle.
Fortunatamente per i patiti della manicure esistono delle normative altrettanto valide, che potranno ottenere il gradimento di tante donne. Tra queste, possiamo segnalare il DYP System, o acrilico a immersione, una tecnica che prevede di usare polvere acrilica e un liquido per preparare l’unghia, seguita dall’applicazione del colore desiderato tramite immersione del dito in una polvere colorata. A differenza del semipermanente, in questo caso non serve ricorrere alla lampada UV per l’asciugatura, così da non rendere quindi indispensabile ricorrere alle due sostanze incriminate. Anzi, è anche più duraturo rispetto al semipermanente. In commercio esistono dei kit appositi, per questo è possibile sperimentarla anche a casa se lo si desidera.
Da non scartare anche lo smalto peel off, in grado di essere tolto facilmente senza alcun solvente, ma semplicemente sollevando l’angolo attraverso un bastoncino di legno. Si tratta di una sorta di pellicola applicabile anche dai meno esperti della durata di una settimana, ma ideale per la praticità. Non si devono però trascurare anche gli smalti vegan, arrivati recentemente sul mercato e apprezzati per la sostenibilità, quindi perfettamente in regola con il nuovo provvedimento. Insomma, le variabili da considerare non mancano, non c’è alcun rischio di ritrovarsi con le mani in disordine.