Se utilizzi il tabaccaio per pagare il bollo auto, devi fare molta attenzione perché le sanzioni sono dietro l’angolo.
Lo scontrino deve essere chiaro e inconfutabile, perché altrimenti è come se la tassa non l’abbiate pagata. Che cosa dovete controllare prima di mettere la ricevuta in tasca.
Come si legge chiaramente sul sito dell’Agenzia delle entrate, il pagamento del bollo auto è consigliabile farlo tramite la piattaforma digitale PagoPA. I pagamenti si possono fare online, utilizzando per esempio pagoBollo online (servizio online di ACI integrato con la piattaforma PagoPA) l’home banking o i servizi online del Prestatore di Servizi di Pagamento (riconoscibili dai loghi CBILL o PagoPA) oppure tramite gli sportelli ATM abilitati, i punti vendita aderenti alla piattaforma PagoPA (per esempio SISAL, Lottomatica, Banca 5, ecc.) gli Uffici postali, l’ACI e le agenzie di pratiche auto autorizzate e collegate alla piattaforma PagoPA.
I servizi di calcolo del bollo auto e di controllo dei pagamenti effettuati sono disponibili sul sito nazionale dell’ACI, accedendo con le credenziali SPID o CIE. Tra i punti vendita Sisal e Lottomatica ci sono anche le tabaccherie. Ecco a cosa fare attenzione se seguite questo metodo per pagare il bollo.
Tra i metodi sopra elencati per potere pagare la tassa automobilistica, figurano anche tabaccai o bar abilitati a Sisal e Lottomatica. Ma attenzione!
Per il pagamento del bollo auto in tabaccheria è fondamentale controllare attentamente lo scontrino o la ricevuta che viene rilasciata. Se nello scontrino manca la dicitura che attesti l’avvenuto pagamento del bollo, tale pagamento non è valido e si rischia di aver buttato i soldi senza aver realmente saldato la tassa. È consigliato verificare che la ricevuta contenga una chiara evidenza del versamento, come la dicitura “pagamento eseguito” o simili, e preferibilmente utilizzare metodi di pagamento tracciabili come carta di credito o bancomat, in modo da avere sempre prova dell’avvenuta transazione.
Conservare la ricevuta con cura è importante anche perché alcune scritte su carta termica possono deteriorarsi col tempo, rendendo difficile dimostrare il pagamento in caso di contestazioni con il fisco. In mancanza di una prova valida emessa dal tabaccaio, l’ente regionale non considererà effettuato il pagamento e si può incorrere in richieste di pagamento con sanzioni nonostante sia stato versato del denaro.
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